Prima edizione: Antilia,
Treviso 2000, pp. 254, ISBN 88-87073-17-1
Edizioni Antilia – Terra
Ferma, Treviso 2006
(www.terra-ferma.it – edizioniantilia@libero.it)
Prefazione
Che cos’è la matematica?
Chi sono i matematici?
Apparentemente
può sembrare molto semplice rispondere a queste domande: tutti abbiamo studiato un po’ di matematica, a scuola; e tutti
abbiamo conosciuto qualche insegnante di matematica, a partire, ovviamente, dai
nostri insegnanti. È dunque spontaneo
identificare nella matematica quella parte, più o meno
estesa, del nostro bagaglio scolastico-culturale che
ha a che fare con i numeri, con i calcoli, con i problemi, con gli esercizi...
Analogamente, per molti di noi, i matematici sono coloro i quali ci hanno
insegnato (con successo pieno oppure, in qualche caso, soltanto parziale)
quella matematica.
Eppure, se ci
rivolgiamo ad uno specialista quale è Jean Dieudonné, uno dei più profondi matematici del secolo che
si chiude proprio con quest’anno 2000 (proclamato dall’UNESCO anno mondiale della matematica), ci
rendiamo conto che quelle nostre risposte sono almeno discutibili. Nel saggio
intitolato L’arte dei numeri
(Mondadori, Milano 1989; l’opera originale è: Pour l’honneur de l’esprit
humain, Hachette, Paris
1987; le citazioni qui riportate sono tratte da pagina 7 e da pagina 9
dell’edizione italiana), Dieudonné afferma infatti
che un matematico è “qualcuno che ha pubblicato almeno la dimostrazione di un
teorema non banale”.
Ovviamente questa affermazione non può essere considerata una definizione vera e propria: Dieudonné è il primo a riconoscere ciò, nel proprio
scritto; molte cose, in essa, dovrebbero infatti essere chiarite: siamo certi
di sapere che cos’è un “teorema”, o che cosa significa “non banale”? Inoltre:
in quale rivista, libro o giornale questo “teorema non banale” dovrebbe essere
pubblicato?
Il
suggerimento del matematico francese ha però un innegabile pregio: ci fa capire
che la nostra iniziale identificazione tra matematico
e insegnante di matematica è, in linea di massima, insufficiente. Sarebbe come
identificare un poeta con un insegnante di lettere: naturalmente non è escluso
che un poeta operi anche come insegnante di lettere; ma le due figure, in
generale, non coincidono.
Ancora più
complicato è tentare di fornire una definizione della matematica. Lo stesso Dieudonné evita di
indicare rigorosamente i confini di questa straordinaria creazione della mente
umana e ricorda che “anche studiosi eminenti in altre scienze spesso hanno idee
soltanto stravaganti sull’attività dei matematici”. Per molti versi, tutto il
libro di Dieudonné sopra citato (e, sebbene con
intenti ben più modesti, anche tutto questo libro) cerca di rispondere alla
domanda: che cos’è la matematica?
Saremmo tentati di affermare che la matematica è il prodotto dell’attività
creativa dei matematici, ma così facendo temiamo di cadere in un circolo vizioso: un pericolo dal quale ogni matematico dovrebbe
guardarsi attentamente (osserviamo tuttavia che una simile concezione della
matematica, sebbene sia da considerare ancora poco chiara e sostanzialmente
insufficiente, non deve essere del tutto bocciata: la comunità dei matematici è spesso l’unico referente
per decidere se una ricerca può essere accettata nell’àmbito
della matematica propriamente detta.).
La matematica,
dunque, non è quella che abbiamo
studiato, e talvolta anche imparato, sui banchi di scuola. O, meglio: non è solo quella... Diremo
di più: piuttosto spesso la considerazione della nostra passata esperienza
scolastica ci porta addirittura a farci un’immagine scorretta della matematica.
Talvolta un malcapitato studente, magari annoiato da montagne di esercizi lunghi, complicati, ripetitivi, è indotto a
pensare alla matematica come ad un blocco granitico di regole, di definizioni,
di procedimenti; ad un pesante agglomerato di tecniche forse utili (certamente,
ahimè, tutt’altro che piacevoli!), una massa cupa,
imponente e severa che esiste da secoli (da sempre?) e che resterà immutata per
altrettanti secoli (per sempre?), esclusivamente destinata ad essere studiata e
faticosamente imparata dagli scolari di ieri, di oggi e di domani.
Fortunatamente non tutti gli studenti subiscono una simile sorte.
Per evitare il
formarsi di concezioni distorte e deludenti come quella ora descritta,
purtroppo diffuse (e non soltanto tra gli studenti!), può essere utile
accostarsi alla storia della matematica. Sfortunatamente non sempre tale
accostamento è agevole: spesso i trattati di storia della matematica sono molto
impegnativi, e la loro lettura finisce per essere riservata agli addetti ai lavori.
In questo
libro proponiamo alcuni episodî liberamente (ma non troppo) ispirati alla vita
e alle ricerche di grandi matematici del passato. Ogni episodio è seguìto da una breve annotazione storica e da alcune
citazioni; una cartina ed un diagramma aiuteranno la collocazione
geografica e cronologica; spesso a ciò si aggiunge la proposta di una semplice
attività (il Laboratorio) riguardante
il contenuto dell’episodio ed i suoi protagonisti. Il lettore verrà così invitato a rendersi conto “di persona” che la
matematica è stata ed è una disciplina affascinante, in continua evoluzione,
pensata, elaborata, scritta da ricercatori in carne ed ossa e non ereditata da
un passato inaccessibile, indecifrabile e oscuro. Una disciplina non sempre facile, certo: alcuni episodî potranno
forse apparire impegnativi a qualche lettore; ma sempre, intimamente, bella.
Queste pagine
hanno dunque lo scopo di presentare una matematica viva, e di fornire al lettore occasioni di riflessione su alcuni
dei momenti più significativi della storia di una tra
le più elevate, impegnative, appassionanti avventure intraprese dalla mente
umana.
Giorgio T.
Bagni
Indice del volume
Prefazione
Introduzione. Uno sguardo alla storia...
All’alba
All’alba
- Laboratorio
Ahmes
Ahmes - Laboratorio
Talete
Talete
- Laboratorio
Ippaso
Ippaso - Laboratorio
Zenone
Zenone
- Laboratorio
Euclide
Euclide
- Laboratorio
Archimede
Archimede
- Laboratorio
Eratostene
Eratostene -
Laboratorio
Yü il Grande
Yü il Grande -
Laboratorio
Bhaskara
Bkaskara - Laboratorio
Dante
Dante
- Laboratorio
Bombelli
Bombelli
- Laboratorio
Descartes
Fermat
Fermat - Laboratorio
Newton
Newton - Laboratorio
Goldbach
Goldbach - Laboratorio
Abel
Galois
Gauss
Gauss
- Laboratorio
Cantor
Cantor
- Laboratorio
Russell
Russell
- Laboratorio
Hardy
Nash
Appendice. Ricordando Goldbach
Ancora uno
sguardo alla storia...
Riferimenti bibliografici
Syllogismos.it
History and Hermeneutics for Mathematics
Education
(Giorgio T. Bagni, Editor)
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