History and Hermeneutics for Mathematics
Education
Storia
ed Ermeneutica per la Didattica della Matematica
Dialoghi by Marulli (1725)
I Dialoghi di Marulli (1725)
Marulli, F. (1725), Dialoghi
geometrici che spiegano con facilità, e brevità li primi sei Libri di Euclide,
Conzatti, Padova
Al
lettore.
I
presenti Dialoghi ti esibiscono compendiati li primi sei Libri di Euclide:
mancano poche proposizioni, e sono o di quelle, che appartengono alla prattica,
della quale vi è trattato a parte, o di quelle, che sono di poco, anzi nessun
uso. Il quarto Libro dell’inscrizione, e circonscrizione delle figure l’ai nel
fine del IX. Dialogo in poche proposizioni, ed il quinto Libro è epilogato nel
VII. Dialogo. Sono nel margine notate le proposizioni di Euclide con due
numeri, il primo denota la Proposizione, il secondo il Libro, cioè 2.3, vuol
dire seconda del terzo. Nel fine ai l’indice delle proposizioni di Euclide co’
luoghi ove si spiegano. L’Autore ebbe in mente facilitare a’ giovani
l’ingresso, ed a questa, ed a tutte le altre scienze; onde quando gradirai
Dialogo I. Della Quantità, e sue parti (pp. 1-10).
Dialogo II. Del Cerchio, e sue parti, e degli Angoli (pp. 11-22).
Dialogo III. Delli Triangoli (pp. 23-31).
Dialogo IV. Delle Rette parallele, e delli Parallelogrammi (pp. 32-41).
Dialogo V. Della Potenza delle Linee (pp. 42-48).
Dialogo VI. Delle Proprietà delle Rette nel Cerchio (pp. 49-58).
Dialogo VII. Delle Ragioni, e Proporzioni in comune (pp. 59-70).
Dialogo VIII. Delle Proporzioni particolari (pp. 71-82).
Dialogo IX. Della Proporzione delle porzioni del Cerchio, e delle Rette,
che secano, e s’intersecano nel Cerchio, e di alcune Proposizioni prattiche
(pp. 83-92).
C. (...) Essendo dunque
io affatto nudo di questa scienza, vi prego me ne diate qualche cognizione, e
primieramente desidero sapere, che cosa sia questa MATEMATICA.
V. La MATEMATICA è
una scienza molto facile, quando che vi si attende con applicazione, perché
pone le sue verità sotto l’occhio, e la può apprendere ogni semplice fanciullo.
Ella è un metodo, per mezzo del quale s’acquista la cognizione della
quantità delle cose.
C. Che s’intende per
questa quantità delle cose?
V. Sai tu che cosa sia
misura?
C. Per misura intendo il
paragone, che si fà della lunghezza conosciuta di una cosa colla lunghezza
ingota di un’altra. Paragono la lunghezza del mio palmo colla lunghezza di
questa tavola, e perché quattro volte replicato termina la lunghezza della
medesma: conosco, e dico, che la tavola è lunga quattro palmi.
V. Si può questa tavola
misurare altramente che per lunghezza?
C. Si può misurare per
larghezza, e per grossezza ancora.
V. Questa lunghezza,
larghezza, e grossezza delle cose è
C. No: le parti della
tavola sono congiunte in modo, che non possono separarsi, se non a forza.
V. Essendo dunque le
parti unite, e congiunte, questa è la QUANTITÀ detta CONTINUA da’
Filosofi, della quale specialmente tratta quella parte della Matematica, che si
chiama GEOMETRIA. Inoltre nel misurar questa tavola ai tu numerato
quanti palmi ella è?
C. Ò numerato quattro
palmi, perché il mio palmo, disteso quattro volte su la tavola, comprende la
lunghezza di essa.
V. Non solo dunque ai
misurato la tavola, ma ai numerato li palmi, che contiene ella tavola.
C. Sì certamente.
V. Questi numeri sono
nella tavola o nella tua mente?
C. Sono nella mia mente,
che per mezzo di questi numeri comprende la lunghezza determinata della tavola.
V. Questi numeri, che si
possono applicare a tutte le cose, questi sono quelli, che esprimono
C. Ò appreso adesso, che
cosa sia la QUANTITÀ, e sò parimente, che la MATEMATICA è un
metodo, che insegna le varie considerazioni della quantità, che perché può
essere continua, e discreta, ella dividesi in Geometria, che tratta della
quantità continua, ed Aritmetica, che tratta della quantità discreta (Dialoghi,
pp. 2-3).
See moreover:
Si veda inoltre:
Euclide (1569), Euclide Megarense
acutissimo philosopho, solo introduttore delle scientie mathematice,
Tartaglia, N. (Ed.), Bariletto, Venezia.
Euclide (1603), Elementorum
Libri XV, Clavio, C. (Ed.), Zannetto, Roma (IV ed.).
Euclide (1619), Elementorum
Libri XV, Commandino, F. (Ed.), Concordia, Pesaro (I ed.: Pesaro, 1572).
Viviani,
V. (1690), Quinto
libro degli Elementi d’Euclide, ovvero scienza universale delle proporzioni
spiegata colla dottrina del Galileo, Bindi, Firenze.
Euclide (1693), Elementa,
Rondelli, G. (Ed.), Longo, Bologna.
Tacquet,
A. (1694), Elementa
Geometriae, Tipografia del Seminario, Padova.
Grandi,
G. (1741), Instituzioni
geometriche, Tartini e Franchi, Firenze.
Wolf,
C. (1763), Elementa
Arithmetices ac Geometriæ, Typographia Simoniana, Napoli.
Grandi,
G. (1780), Elementi
geometrici piani e solidi di Euclide, Savioni, Venezia.
Euclide (1793), Degli Elementi d’Euclide gli otto libri
contenenti la Geometria de’ piani e de’ solidi... Aggiuntavi in fine la
dottrina d’Archimede, Domenichi, F. (Ed.), Zatta, Venezia.
Brunacci,
V. (1809), Elementi
di Algebra e Geometria, Dalla Stamperia Reale, Milano.
Scorza,
G. (1838), Euclide
vendicato, ovvero gli Elementi di Euclide illustrati ed alla loro integrità
ridotti, Dalla Stamperia Reale, Napoli.
Legendre, A.M. (1846), Éléments
de Géométrie, Firmin Didot Frères, Paris (XIV ed.).
Chasles, M. (1889), Aperçu
historique sur l’origine et le développement des méthodes en Géométrie,
Gauthier-Villars, Paris.
Syllogismos.it
History and Hermeneutics for Mathematics
Education
(Giorgio T. Bagni, Editor)
Back to Library/Biblioteca
Back to
Syllogismos.it Main Page
Torna a Syllogismos.it
Pagina
Principale